L'accumulo di massa grassa è spesso associato all'aumento di peso, ma può verificarsi anche in individui con un indice di massa corporea normale. Sovrappeso e obesità incidono in modo determinante sullo stato di salute perché contribuiscono a sviluppare importanti malattie quali il diabete mellito di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica e altre condizioni morbose che, in varia misura, peggiorano la qualità di vita e ne riducono la durata. L'eccesso di peso, inoltre, è tra i principali fattori di rischio oncologico. I tipi di cancro resi più probabili da fattori quali l'obesità e il sovrappeso sono quelli dell'intestino (colon e retto), del rene, dell'esofago, del pancreas e della cistifellea, e per le donne si aggiungono il cancro del seno (nelle donne in post-menopausa), dell’endometrio e dell'ovaio.
Sovrappeso e articolazioni
L'accumulo di chili di troppo provoca inoltre dei danni alla salute non meno ingenti di quelli sopra descritti: la compromissione delle articolazioni. Si tratta di una patologia strettamente correlata al rischio di sviluppare l’artrosi, soprattutto alla schiena, al ginocchio e all’anca, su cui grava la maggior parte del peso del corpo. Il sovrappeso contribuisce così ad usurare le componenti articolari sia per un motivo di natura meccanica, sia perché l'eccesso di tessuto adiposo aumenta la produzione di adipochine pro-infiammatorie, sostanze che provocano la progressiva degradazione della cartilagine. Il sintomo cardine dell'artrosi è un dolore che si manifesta quando si utilizza l’articolazione e sovente si tratta di un dolore asimmetrico.
Le cause del sovrappeso
La causa principale del sovrappeso e dell'obesità è rappresentata dall’adozione di stili di vita non salutari, in particolare da abitudini alimentari sbagliate e dalla sedentarietà. Negli ultimi anni l'aumento della diffusione dell'obesità indica che le cause non sono da ricercare solo a livello individuale o genetico ma che sono determinanti anche fattori di ordine sociale ed economico. Le preferenze innate per cibi ricchi in zucchero, sale e grassi rendono gli individui e la popolazione vulnerabili di fronte al marketing e all'offerta capillare di cibi ipercalorici a basso costo. Dieta e attività fisica, inoltre, dipendono strettamente dalle condizioni e dai ritmi di vita e lavorativi che spesso impongono scelte alimentari inadeguate: acquisto di prodotti pronti, consumo di pasti fuori casa, acquisti da distributori automatici, poco tempo per svolgere attività fisica. La tecnologia, la globalizzazione e l’urbanizzazione hanno trasformato radicalmente il modo in cui le persone vivono e lavorano, rendendo sempre più sedentari gli ambienti di vita quotidiana. Altri fattori che hanno un impatto sui livelli di attività fisica sono la qualità delle zone di residenza e il carattere sedentario di molte forme di intrattenimento, come ad esempio l’uso di supporti meccanici come ascensori e scale mobili e le attività con uso di schermi.
La diffusione del fenomeno
La diffusione del sovrappeso è dell’obesità costituisce uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità 1,4 miliardi di adulti (il 35% della popolazione nel mondo) ha infatti problemi di eccesso di peso e, tra questi, oltre mezzo miliardo è obeso. Il numero di persone obese nel mondo è triplicato a partire dal 1975 e negli ultimi 40 anni, in molti Paesi, si è osservato un aumento della prevalenza di sovrappeso e obesità, sia nei bambini che negli adulti. Una recente ricerca pubblicata su Lancet ha rilevato che in 25 anni l'obesità tra i ragazzi è aumentata del 125%. L'Italia è sul podio con una delle prevalenze più alte di obesità e sovrappeso rispetto al resto d'Europa, seppure con segnali di tiepida deflessione. Un terzo degli adulti (35,3%) è sovrappeso, 1 su 10 è obeso. Il 45,1% dei ragazzi ha problemi di sovrappeso e/o obesità. L'obesità infantile, inoltre, è una condizione molto difficile da trattare e oltre il 60% dei bambini in sovrappeso prima della pubertà, lo sarà anche nella fase iniziale dell'età adulta.
Prevenzione e gestione
Una sana alimentazione associata a uno stile di vita attivo è un valido strumento per la prevenzione, la gestione e il trattamento di molte malattie. Un regime dietetico adeguato ed equilibrato non solo garantisce un apporto di nutrienti ottimale in grado di soddisfare il fabbisogno dell’organismo, ma permette anche l’apporto di sostanze che svolgono un ruolo protettivo e preventivo nei confronti di determinate condizioni patologiche. Basta osservare semplici indicazioni per seguire un’alimentazione sana, equilibrata e completa di tutti i principi alimentari senza rinunciare al gusto e al piacere della buona tavola:
- Fare pasti regolari senza eccedere nelle quantità
- Fare attenzione alle modalità di preparazione degli alimenti e senza esagerare con i condimenti
- Consumare alimenti quali frutta, verdura, cereali integrali e legumi
Un altro accorgimento importante prima di scegliere un alimento è quello di leggere l’etichetta. Le etichette alimentari informano, tra l’altro, sul contenuto di energia e di nutrienti degli alimenti e delle bevande. Per mantenersi in forma, ad una corretta alimentazione deve essere affiancata una regolare attività fisica, anche moderata. È importante sfruttare al meglio anche i semplici gesti di tutti i giorni ricordando che è possibile trarre vantaggio anche da soli 30 minuti di moderato esercizio quotidiano. Camminare, usare le scale al posto dell’ascensore, andare in bicicletta sono attività di movimento che chiunque può praticare per raggiungere una condizione di vita più attiva. Per prevenire e alleviare i problemi alle articolazioni causati dal sovrappeso si può adottare l'utilizzo di plantari ortopedici che permettono la correzione della postura, il sollievo dai dolori e la giusta distribuzione del peso sulla pianta del piede. Una corretta postura evita di avere pesi eccessivi in punti del piede, evitando problemi ossei dovuti alla prolungata esposizione a pose sbagliate e movimenti errati. La prevenzione dell'eccesso di peso deve iniziare fin dai primi giorni di vita: le indicazioni offerte dalle più importanti organizzazioni sanitarie mondiali (Oms e Unicef) sono, quando possibile, quelle di allattare esclusivamente al seno per i primi 6 mesi di vita, di continuare fino all’anno di età unitamente all’alimentazione complementare e, se la mamma ed il bambino lo desiderano, fino al secondo anno di vita e oltre. Allattare al seno si associa a dimostrati benefici di salute a breve, medio e lungo termine. Inoltre, il periodo dell’allattamento si pone all’interno dei mille giorni nell’ambito dei quali si determina il destino metabolico dell’individuo. Un dato particolarmente importante risiede nella riduzione di sovrappeso e obesità in età adulta: il rischio si riduce del 26% ed appare correlato alla durata dell’allattamento.
La dieta corretta e l'attività fisica contribuiscono a prevenire l'insorgenza di sovrappeso e obesità, a rallentarne la progressione e mantenerne il controllo, al fine di evitare o ritardare quanto più possibile il ricorso a terapie farmacologiche o chirurgiche.